#dimmicosaleggi e i nostri #diecilibri o della solitudine condivisa

Prima di tutto GRAZIE! Grazie a Benedetta di Pensavo fosse pigrizia invece era pressione bassa per averci nominato e dato la possibilità di partecipare a questa catena hashtag. Grazie ancora per le bellissime parole che ci ha dedicato, e con le quali, dobbiamo dirlo, ci ha fatto commuovere.

Quando abbiamo cominciato a leggere ciò che ha scritto Benedetta, a dire il vero, abbiamo creduto senza battere ciglio a una sua possibile partenza per la Siberia, e invece ci tocca buttarci a capo fitto in questa finzione: facciamolo! Sei mesi in una cabane, in un rifugio di legno tipo questo a fianco, sarebbero un bel periodo anche se le condizioni non sono delle migliori: niente connessione, niente pc e niente di niente, in cambio si può fare qualsiasi cosa per trascorrere il tempo, a patto che si legga!

Ecco che tocca fare una lista #diecilibri da leggere in questi sei mesi fuori dal mondo iperconnesso a cui siamo abituati. Come blog corale ci siamo riuniti in LegendaConsulto e abbiamo parlamentato un numero insensato di ore, nelle quali abbiamo cercato i testi che per ognuno di noi sarebbero imprescindibili a dare colore al bianco della Siberia. Come novelli membri di un’allegra brigata di giovani (Boccaccio docet!), che si autoesclude dal mondo, cercheremmo di trascorrere questi mesi in lettura non singolare ma condivisa, così come siamo abituati a fare qui nel blog.

In linea con la definizione che ha dato di noi Benedetta, alcune delle nostre scelte si sono mostrate un pelino pedanti, però ci sta che noi di LL siamo anche un po’ più “scolastici”.
Eccole dunque le nostre scelte accompagnate dai nomi dei legendini che le hanno fatte e le hanno motivate.

Marta: Heroides, di Ovidio – Donne, lettere, mal d’amore… confidenze… un viaggio nella storia e nel mito in compagnia del gentil sesso, per sentirsi meno sole… mal comune mezzo gaudio!

Fedele: Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde. – Lo porterei con me per la forza delle immagini che è capace di provocare nella mente del lettore. Le sue pagine scrutano dentro, in silenzio, e pian piano ci si accorge di star cambiando. In negativo o in positivo, non è dato saperlo. Un libro da leggere mille volte senza stancarsi mai; un capolavoro potente e senza eguali. Certamente ottimo in mezzo alla neve della Siberia!

Martino: Le confessioni d’un italiano, di Ippolito Nievo – Anche se non avessimo messo il nome del legendino, la maggior parte dei nostri lettori avrebbe saputo che il nome dietro questa scelta sarebbe stato il mio. Devo dire che mi sono passati per la mente tanti autori, ma alla fine mi sono reso conto che questi finivano tutti nelle pagine di Carlino, e quindi val la pena rileggerle, anche perché in queste pagine ho trovato tanto e ho lasciato tanto, e sei mesi in mezzo al nulla probabilmente significa trascorrere sei mesi a guardarsi dentro, e lì sono sicuro vorrei essere guidato dal mio ottuagenario preferito!

Titti: Divina Commedia, di Dante Alighieri – Complici il freddo e l’unicità dell’esperienza, non mi farei scappare l’occasione di rileggere finalmente nella sua interezza, più che un libro, un’opera, e anzi l’Opera che avrei sempre voluto studiare approfonditamente, poiché la Commedia è musica che non resta mai ferma, e a ogni rilettura si lascia assaporare in maniera sempre diversa.

Francesca: Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett – Ritengo che questo sia il libro che mi ha spinto ad amare la letteratura a soli 10 anni. In esso sono presenti molti valori della vita: amicizia, solidarietà, e anche odio. Senza distrazioni, e senza i rumori del mondo frenetico, potrei analizzare meglio i sentimenti umani, che questo libro raccoglie.

Emanuele: Le onde, di Virginia Woolf – Porterei con me Le onde, che è un libro a cui sono legato per diversi motivi: è la prima opera in assoluto della Woolf che io abbia mai letto; è il romanzo che mi ha affascinato più di ogni altro, fino ad ora; è un libro che, a causa della sua complessità, si presta a numerose riletture, perché leggendo ogni volta, appunto, si scopre un nuovo, ulteriore, aspetto che non si era notato con la lettura precedente.

Chiara: Cronache dell’era Oscura, di Michelle Paver. La storia è ambientata nella foresta che ricopriva la zona nord-ovest dell’Europa di circa 6000 anni fa, abitata da tribù nomadi. La scrittrice ha analizzato il modo di vivere di popolazioni nomadi, ha condotto minuzioni studi di archeologia e paleontologia per rendere vivi e verisimili i personaggi e le vicende narrate. Il suo studio è percepibile in ogni pagina, e il sapiente intreccio fra storia, avventura e magia è così appassionante da affascinarmi tutte le volte che mi immergo fra le pagine di questi libri meravigliosi.

Libro scelto coralmente: Le cronache di Narnia, di Clive Staples Lewis – In sei mesi in mezzo al freddo val la pena perdersi nell’armadio e riscoprirsi bambini, pensando che anche per noi verrà prima o poi il momento in cui il leone apparirà per condurci altrove oltre la linea dell’orizzonte.

Libro scelto coralmente 2: Il Cantico di Natale e Le squille, di Charles Dickens – Due raccontini del medesimo autore: il primo, celebre in ogni dove; il secondo, tutto da scoprire. Noi di LL, li porteremmo entrambi con noi in Siberia non solo per la loro umana ed esemplare bellezza, capace di scaldare il cuore in mezzo a tanto freddo, ma anche perché protagonisti della prima edizione cartacea (e in e-book) realizzata dal nostro blog. Se è vero che il primo amore non si scorda mai, come potremmo lasciare questi due splendidi scritti a casa?

Libro scelto dai due Diarchi di Legenda: Un’etica del lettore, di Ezio Raimondi – Semplicemente un libricino che andrebbe letto il più possibile per riflettere su una banalità che però è fondante: se c’è un libro c’è un lettore… e noi che tipo di lettore vogliamo essere?

Blog a cui girare la palla di neve

Rivista Grado Zero: C’è tra i ragazzi di Grado Zero e noi di LL una strana intesa, pur conoscendoci poco sappiamo che prima o poi ci scappa il progetto condiviso e noi non vediamo l’ora di intrecciare le nostre strade. Grado Zero è un luogo di approfondimento e di riflessione giovane e multidimensionale, e i suoi ragazzi hanno tutti delle menti brillanti, infatti, anche qui noi vi invitiamo a seguirli. Cliccate sul nomino azzurro che non ve ne pentirete.

I ragazzi di Lo cantavano prima loro (#LCPL) e di #CultSelfie, non solo perché realizzano quasi quotidianamente dei contenuti eccezionali, ma anche perché (grazie a loro) unire un sapere quasi enciclopedico ai social network non è mai stato così divertente! (P.S. attendiamo trepidantemente un vostro blog!)

Culturificio: I ragazzi del Culturificio sono studenti romani con i quali c’è una corrispondenza digitale, ci conoscisciamo da poco ma piano piano si sta formando un rapporto di stima e di collaborazione.

The bibliophile girl: Francamente ci piacerebbe sapere da una ragazza che legge circa duemilamiliardi e rotti libri all’anno quali siano i suoi dieci libri imprescindibili.

L’infeltrita: Russo Anna, una che ci ha seguito da subito e con la quale abbiamo avuto da subito un bel rapporto di lettura e vogliamo utilizzare questa occasione per richiamarla in azione dato che è da molto che non pubblica più le sue recensioni infeltrite… Anna ci manchi!

Il blog del #lavorobenfatto: Perché da Vincenzo Moretti abbiamo imparato che quando ci si mette in testa di fare una cosa la si deve fare per bene, prima di tutto con passione e poi anche con quel pizzico di instancabile e positiva ostinazione che non fa mai male!

Zero in condotta: Bhé vogliamo tirare dentro anche Antonello perché… bhe cliccate e poi lo capirete da soli!

Sul Romanzo: Uno dei principali blog letterari in Italia. Noi prima di smuovere anche solo le idee guardavamo a loro come a un modello, non solo per la professionalità del loro impegno ma anche per la larghezza di vedute e per lo spirito con cui viene affrontata la lettura.

Marotta&Cafiero: perché hanno avuto un’idea geniale e straordinaria: restare sul proprio territorio (quello di Napoli) e continuare a credere nel potere delle parole.

Loredana Limone: Un’autrice, e una lettrice a cui LL si sta affezionando sempre più grazie alla sua penna capace di «far riscoprire delle sensazioni, delle emozioni e di riassaporare il gusto di certi momenti che la quotidianità frenetica e veloce spesso porta a trascurare